Produciamo con passione Barbaresco a Neive da 4 generazioni
Amo camminare in vigna, alle prime luci dell’alba, accompagnata dai miei cani. Respiro e sento che sono nel posto giusto. Sono nata mentre mia mamma vendemmiava. Un segno del destino.
Oggi mi occupo degli otto ettari di vigneti dell’azienda della mia famiglia. Porta il nome di mio papà, Pasquale Pelissero. Fu lui nel 1971 a imbottigliare la prima bottiglia di Barbaresco Cascina Crosa e a investire negli anni in terra e vigne.
Siamo contadini e viticoltori da più di un secolo a Neive. Qui cresce una delle espressioni migliori del nebbiolo: il Barbaresco. Oggi tocca a me e a mio figlio Simone, enologo, che mi affianca in vigna e in cantina. Dal mio cortile si ascolta lo scoccare delle ore del campanile di Neive. Facendo pochi passi si è tra i filari del cru San Giuliano.
È un vigneto storico che riunisce quattro generazioni della famiglia Pelissero. Al centro c’è un ciabot, una casetta in mattoni, con la statua di San Giuliano che dà il nome al cru o, come la chiamano qui, la Menzione Geografica Aggiuntiva. Nella bella stagione, organizzo lì le degustazioni per consentire ai miei ospiti di respirare la magia di quei filari.
[Ornella Pelissero]
La filosofia
Arrivo da una famiglia contadina di Langa che produce con passione Barbaresco a Neive da quattro generazioni. Sono cresciuta correndo tra i filari: il profumo del vino, della terra e dell’uva sono impressi nella mia memoria di bambina. Ricordo gli occhi di mio padre che in vigna si illuminavano.
Ci ha lasciati troppo presto e all’inizio prendere in mano la sua eredità non è stato facile. È stato un lavoro impegnativo che ha richiesto tanto impegno. Oggi io e mio figlio Simone, curiamo ogni parte di quanto c’è da fare a Cascina Crosa. Siamo impegnati dalla vigna, alla cantina, alla sala degustazione, all’accoglienza clienti, ai rapporti commerciali con l’estero.
Giuseppe e Giovanni Pelissero, mio nonno e mio zio, acquistarono la cascina ma con papà Pasquale avvenne la svolta: fu lui nel 1971 a imbottigliare la prima bottiglia di Barbaresco Cascina Crosa e a investire negli anni in terra e vigne.
Andiamo alle fiere e ci occupiamo degli ordini dei vini e dei contatti con i fornitori e gli importatori. Pensiamo che un grande vino nasce in vigna.
Per questo, nel nostro lavoro quotidiano, investiamo molto tempo a curare la terra. Vinifichiamo solo uve di nostra produzione e affiniamo i vini e il Barbaresco in modo tradizionale, in botti grandi di rovere francese da 25/30 ettolitri. Il nostro ingrediente segreto è la passione per il nostro lavoro e per le nostre colline
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